Ripensare a gli spazi pubblici di Catania secondo una mappa delle emozioni suscitate da chi visita e vive la città, questo è stato il tema della conferenza internazionale “Emozioni di città” tenutasi a Catania il 12 ed il 13 giugno.
Interessante lo studio presentato dal Prof. Dennis Frenchman, School of Architecture and planning al MIT, che ha presentato una mappa delle emozioni creata da un sofisticato software il “mood meter”, strumento utile per ridisegnare le città secondo le necessità espresse dagli stati d’animo dei cittadini.
L’architetto Cristiana Mazzoni, ENSAS di Strasbourg, ha parlato dei vantaggi della mobilità sostenibile “lenta” che attraverso strumenti come il tram, le piste ciclabili e aree pedonali permette a chi vive la città di ritrovare uno stato d’animo più in armonia con l’essere umano e con l’ambiente.
Il Sindaco di Catania, Enzo Bianco ha presento il progetto “Catania, Città delle Emozioni” che si basa su sei punti: la realizzazione di un volume che racconterà la città tramite i 5 sensi, un raccolta di scrittori italiani e stranieri che raccontano Catania, una guida virtuale della città che tramite smartphone accompagna il turista nella visita, un libro elettronico che raccoglie le emozioni dei visitatori, una mappa della città su percorsi a tema (cibo, barocco, arte, cultura) ed infine una mostra fotografica che racconterà l’insieme delle esperienze sensoriali vissute.
Un progetto ambizioso che punta a valorizzare l’immagine della città, ma sarebbe necessario, come ampiamente discusso durante il convegno, la creazione di micro interventi urbani realizzabili in tempi brevi e di riconessione del tessuto sociale ed urbano come quello descritto dal Prof. Carlo Colloca su Librino.
Le idee non mancano di certo, sono state fatte in questi ultimi mesi altre proposte per realizzare micro interventi di ri-cucitura di importanti aree urbane purtroppo degradate , come la proposte di area pedonale lo spazio antistante il Castello Ursino, accolta dall’Amministrazione Comunale ma non ancora realizzata.
L’ultima proposta, in ordine di tempo, è quella presentata durante il dibattito cittadino all’interno del Bike Festival 2015, che riguarda la pedonalizzazione dell’ultimo tratto di via Cardinale Dusmet in corrispondenza della villa Pacini, questo intervento di ricucitura del tessuto urbano, è importante e necessario per dare, anche in tempi di crisi e a costo zero, l’opportunità di migliorare con micro interventi la nostra città.